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lunedì 31 agosto 2009

Una Assoluta Marginalità

Beati i poveri, diceva Gesù Cristo, ed è ormai assodato che non si trattava di un elogio della miseria, ma di un invito a fondare la propria vita su ciò che conta davvero.

Sobrietà ed essenzialità aiutano l'uomo a ritrovare se stesso, senza perdersi nel labirinto di vecchie e nuove idolatrie.

Chi sceglie in questo modo, diventa persona fatta di onestà, dignità, rispetto per tutti, e quindi persona non gradita, possibile (volontaria) vittima di "respingimento" ai margini di una società improntata al cinismo e alla sopraffazione.

Tuttavia questo margine, che potrebbe essere vissuto solo come confine-confino, può diventare frontiera, luogo e partenza per esplorazioni.

Di più: può tramutarsi in orizzonte.

Orizzonte di terre nuove da scoprire, addirittura ancora neppure immaginate come reali.

E allora marginalità può diventare risorsa preziosa, da dove è possibile scorgere ciò che dà veramente "senso" alla vita e verso cui spingersi.

Dentro la marginalità, possiamo imbatterci nell'Assoluto.

Stare al margine, sul confine, per poter intravedere l'essenziale.
coraggio di partire, coraggio di restare
cause di morte (i dettagli dopo)
non ci sono risposte, soltanto scelte
pastori e magi
bisognosi 
le meraviglie della fede

A Prova Di Stupido

Discussione di alcuni giorni fa.

Un ragazzo che ha fatto la scuola dell'obbligo e che lavora come operaio in fabbrica, forse parla un linguaggio diverso da un neolaureato a pieni voti in filosofia.


Replica: ecché, l'operaio non può essere autodidatta, non può leggersi tutti i libri che vuole ?


Controreplica: certo, ma questo non dovrebbe essere necessario; non deve essere necessario.

Che si parli di fisica, filosofia, medicina, quando si arriva al nòcciolo della questione ci accostiamo al nostro essere, al nostro agire, a ciò che può accadere agli altri, a noi e alla realtà intorno a noi.

Si tratta di fare scelte, e la loro descrizione non è problema di linguaggio più o meno elevato, ma di concretezza e vita.

Tali questioni, o possono essere espresse in maniera comprensibile per chiunque o "non sono".

Non ci si innamora di un nome, ma della persona che lo porta.

l'avvenire del giornale
una assoluta marginalità
non ci sono risposte, soltanto scelte
British policy
Ancona guardia medica mimetica

Fine Pena: Mai (Giustizia Assoluta)

Càpita di frequente che alla scarcerazione di cittadini già condannati per crimini particolarmente efferati, vi siano critiche e si lèvino grida di scandalo.

Attenzione, non parliamo di errori o inerzie della magistratura che hanno causato scadenze di termini o simili.

Stiamo parlando di persone che hanno scontato per intero la loro condanna, magari a 30 anni di carcere.


Ma a qualcuno sembra non bastare.

Non gli interessa che la Costituzione consideri la pena finalizzata anche al reinserimento nella società, e neppure gli importa che benefici o "sconti", siano stati conformi a quanto previsto per legge.


Neanche pensano che 25 anni di carcere equivalgono a 1/3 della vita di un uomo, e che l'uomo che ora esce spesso è completamente diverso da quello che era entrato.


No, questi delinquenti l'hanno fatta troppo grossa, è una vergogna che possano circolare liberamente.


In conclusione, siamo alle solite.

Molti, a volte proprio coloro che si proclamano laici o liberali pretenderebbero che la nostra giustizia, la nostra "giustizia umana", si trasformasse in una giustizia assoluta, verrebbe da dire "divina", se non sapessimo che l'Onnipotente è molto più misericordioso di noi.


Ci dà proprio fastidio che queste persone siano nostri concittadini e possano fare la spesa, possano camminare per la strada come noi, come se fossimo noi.

Li vorremmo rinchiusi per sempre, lontano dagli occhi, forse proprio perché ci ricordano che anche noi avremmo potuto essere così, e non possiamo pretendere, come miseramente tentiamo, di appartenere ad un'altra specie.

73 anime perse

la memoria e il furore

Giustizia Criptica 1

L'Avvenire Del Giornale

Se ben comprendiamo, le recenti notizie circa vari presunti "scheletri nell'armadio" dei direttori di un paio di quotidiani, non allineati con il centro-destra, sono l'equivalente di un sonoro "da che pulpito viene la predica".

Certo, l'onestà dovrebbe essere fra i valori più preziosi.

Va anche precisato, però, che diversi sono responsabilità e doveri di chi dirige un giornale, rispetto a quelli di chi riveste cariche di governo.

Ciascuno di noi può decidere di comprare o no un qualunque quotidiano, ma un Capo di Governo non può non doverci rappresentare tutti, mantenendo alta la nostra dignità di nazione.
licenza di satira
morale: a terra
diffamazione a mezzo stampa

martedì 25 agosto 2009

Consumare: A Ciascuno Il Suo

Sembra che aumentare i consumi sia diventato una specie di obbligo morale per far "ripartire l'economia".
Premessa: a me dell' economia di per sé non importa un bel niente, mentre m'interessa di come si sta noi tutti.
Detto questo e tornando ai consumi, l'invito ad incrementarli può anzitutto essere rivolto solo a chi non ha già consumato tutto il suo stipendio a metà mese.
Sarà rivolto quindi a chi, meno sfortunato e richiamato dall'obbligo morale al consumo, unito alla proposta di sconti esorbitanti, magari con qualche piccolo sacrificio, cambia TV o frigorifero anche se quelli che ha potrebbero ancora tirare avanti per un po'.

Però voglio e mi piace credere che lo stesso obbligo morale sia sentito anche da banche ed imprese.
Che anche loro ci tengano ad aumentare i propri consumi.
Le banche magari iniziando, con qualche piccolo sacrificio, a dare finanziamenti a tassi più bassi.
Le imprese, magari anche loro con qualche piccolo sacrificio, spendendo un po' di più in stipendi, sia per coloro che ora sono disoccupati, sia per coloro che non arrivano a fine mese.

Non si può infatti fare affidamento solo sulla moltitudine, tralasciando l'aiuto qualificato che anche categorie non molto numerose, quali banche e imprese, possono dare.
stabilimento giambattista vico
licenza di satira
federalismo centralizzato
libero mercato in libero pensiero

Povero Jackpot

Ragazzi, oggi il Superenalotto regala al 6... solo 37 milioni.
Ma come, quello lì sabato ne ha vinti 147, e io ?!

Stavolta faccio il furbo e non gioco.

Così:
1: risparmio i 2 euro della schedina
2: segui il ragionamento:

Ho 1 possibilità su 619 milioni di fare 6 !
Metti che me la vado a sprecare proprio oggi ! Per soli tren-ta-set-te milioni !

Millecinquecento volte il mio reddito annuo, 20 villette e 400 Ferrari, anzichè:
ses-san-ta villette, venti yacht e 550 Fiat Croma.

No no, aspetto che salga.
il lavoro a una dimensione
realtà virtuale

venerdì 21 agosto 2009

Burquini E Dintorni

Mi sembra di ricordare di aver visto in TV diversi film degli annni '50 con festose comitive di giovani in spiaggia dove il costume delle ragazze, che peraltro si divertivano da matti, non era molto dissimile da quello che oggi chiamiamo burquini.

Non vedo lo scandalo se delle donne decidono di andare a fare il bagno abbigliate grosso modo come lo era mia nonna quando da piccolo mi accompagnava al mare.

Fa problema la connotazione religiosa ?
Occhio allora anche a croci e medagliette di Sant'Antonio.

Fa paura ai bambini ?

Suvvia, se ci guardassimo bene allo specchio, vedremmo che forse è solo di noi che i bambini potrebbero aver paura !
a prova di stupido
superiorità della specie
odissea all'alba

giovedì 20 agosto 2009

Carta Canta

Carta canta, e quindi... scontrino parla.

Questa dello scontrino "parlante", necessario per poter scalare le spese dei medicinali dalle tasse, è fra le migliori degli ultimi anni.

Certo, dire:
scontrino intestato
o scontrino col nome
o scontrino col codice fiscale
o scontrino per il fisco
o quel che volete, non sarebbe stato altrettanto oscuro ma nemmeno altrettanto spiazzante.

Peccato solo che lo scontrino si limiti a ripetere... a pappagallo
un bilocale in condizioni eccellenti
atto dovuto
British policy

Un Popolo

Abbiamo diversi dialetti, abbiamo diverse abitudini a volte difficilmente compatibili, abbiamo diverse regioni con livelli di sviluppo molto differenti.

Ma ci hanno attraversato, tutti sulla nostra pelle, 150 anni di carestia ed abbondanza, di guerra e di ricostruzione, di terremoti e soccorsi, di tragedie infinite e di solidaretà impensabili.

Un secolo e mezzo di morti e sopravvissuti, di vittime e superstiti.

Il sangue dei caduti e il sudore degli scampati, il sacrificio degli uni e le speranze degli altri, ci legano indissolubilmente a formare un solo popolo.

etilometro vs autovelox
la memoria e il furore
S-Memoria (Una Persona Fortunata)

mercoledì 19 agosto 2009

Fuori Controllo

Il lavoro è per noi oggi il mezzo con cui ci procuriamo da mangiare.

Se una volta ottenevamo il cibo con l'agricoltura, allora la disoccupazione odierna è paragonabile ad una carestia, dovuta a siccità o altri eventi naturali che abbiano impedito il raccolto.

Ma mentre gli eventi naturali sono indipendenti dall'azione dell'uomo, che dire invece del lavoro ?

Il lavoro lo abbiamo inventato noi, come I Promessi Sposi o la lavatrice !
Il lavoro ci dovrebbe "servire", siamo noi i suoi padroni !
Che dobbiamo dire allora ?

La nostra creatura si rivolta contro noi stessi ri-portandoci un poco alla volta verso la fame ?!
atto dovuto
uomini e prezzi
lavori esauriti
largo ai colonnelli?
perdere il braccio destro

mercoledì 12 agosto 2009

Onestà - Legalità

Da alcuni anni è entrato in voga nel linguaggo corrente il concetto di legalità, e cioè del rispetto e dell'osservanza della legge, come barriera alle ingiustizie e alla criminalità.
E' un concetto sacrosanto, così come lo sono l'educazione alla legalità e la sua difesa.

Solo una cosa mi dà da pensare, e cioè che in fondo si tratta di un arretramento rispetto al più antico ed "elementare" concetto di onestà.

Un concetto più sfaccettato, che comprendeva svariate virtù tra loro connesse, fra cui proprio la legalità.
Va da sé che l'onestà, anche se solo a parlarne sembra di essere dei trogloditi, è qualcosa di molto più complesso e affascinante della legalità.
Per ciò anche molto più difficile da apprendere, vivere e trasmettere.
E allora ben venga la legalità, se arretrare il fronte ci aiuta a riprendere fiato.

un corpo sociale
radiato a vita: grazie fia
im-prevedibile pacco

venerdì 7 agosto 2009

Etilometro Vs Autovelox

Prossima (?) novità: le strade con appostate pattuglie della forza pubblica attrezzate per il controllo del tasso alcolico, devono avere cartelli ben visibili che segnàlino l'incresciosa circostanza, posti ad almeno 400 metri prima del punto di controllo.

Si avrà così il tempo di fermarsi a smaltire, di passare la guida al più sobrio, o di cambiare itinerario, e si eviteranno fastidiose multe.

In pratica si farà come con gli autovelox: se non sono messi in bella vista e segnalati con appositi cartelli, posso trasgredire con la certezza dell'impunità, anche se mi stanno facendo la foto


onestà - legalità

un corpo sociale


im-prevedibile pacco 

obsolescentia lege 


Giustizia Criptica 1