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mercoledì 4 novembre 2009

Il Prezzo Del Dolore

Abbiamo già visto le tristi, anche se forse necessariamente consolatorie, diatribe circa il risarcimento di somme più o meno alte se l'aereo cade da 1000 o da 5000 metri etc uomini e prezzi.
Un prezzo per il dolore psicologico subito dal beneficiario che è morto, ma almeno va agli eredi...
Mi chiedo se queste macabre contabilità non siano un ulteriore modo per allontanarci da noi stessi.
In fondo ciascuno di noi è ciò che mangia, respira etc, ma è anche ciò che soffre.
Dare un prezzo a ogni dolore compresa la perdita di una persona cara pone uno schermo tra noi e una fetta della realtà che è "naturalmente" fatta di lacrime e sangue
Una realtà dolorosa ed inevitabile.
Attenzione, non "dolorosa ma inevitabile".
Dobbiamo ricominciare a saper sommare, ad aggiungere, e non a considerare alcune dimensioni di vita come tetri ed inevitabili pedaggi da evitare o da "prezzare".
Non sono certo un fanatico della sofferenza, anzi, ma se penso a tutto il dolore, innocente o meno, di cui è fatta la storia dell'uomo, capisco che volerlo ripudiare, assieme al sangue di chi ci ha partorito e alle lacrime versate quando la notte non dormivamo mai è  ripudiare una parte di noi, e negare la dignità del ricordo e della celebrazione a coloro che hanno sofferto prima di noi e "per" noi.

poter sognare solo il quotidiano
i giornali di marzo
scarsa immaginazione
depressione mortale II

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