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giovedì 26 agosto 2010

Morale: A Terra

Nel senso che chi si azzarda anche solo appena a sollevare il tema, viene investito dal fango tutt'attorno.
Così il teologo Vito Mancuso esprime pubblicamente il disagio di continuare a pubblicare i suoi libri per Mondadori che, asserisce il  prof. Mancuso,  sembra stia beneficiando di una legge ad hoc che le permetterà di risparmiare circa 300 milioni di tasse a suo tempo insolute.
Il teologo si pone dei dubbi morali sul continuare a lavorare per Mondadori, essendosi proposto una vita incentrata su principi di giustizia.
Mondadori, da lui interpellata, gli risponde ma in maniera che egli non ritiene convincente.

Alcuni  dei colleghi scrittori, anch'essi chiamati in causa, gli rispondono con toni molto sfumati, salvo forse  il matematico Piergiorgio Odifreddi, che credo abbia rinfacciato al teologo tutti i soldi che la Chiesa incassa (secondo la legge).

A me sembra che se non sono gli intellettuali a dare il buon esempio, siamo proprio finiti.

Mi spiego meglio: è probabile, anzi certo, che problemi morali dello stesso ordine si siano presentati anche  a molti lavoratori dipendenti da aziende che producono fucili da caccia, armi talvolta adoperate per gesti criminali.
Ma è altamente improbabile che l'operaio di questa ipotetica fabbrica possa permettersi di licenziarsi e cercarsi un altro lavoro.

Qui parliamo invece di scrittori che vendono tanto, che qualunque casa editrice ambirebbe avere sotto contratto, e che quindi non avrebbero difficoltà a pubblicare i propri libri presso altri.

Allora qual'è il problema, che siccome l'operaio e l'impiegato non possono permettersi il dilemma morale,  se ne deve disinteressare anche l'intellettuale ?

Mi sembra una particolarmente perversa forma di solidarietà.
morale: a terra 2
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