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martedì 27 dicembre 2011

Piacere E Paura

Da un anno frequento la palestra circa tre volte a settimana, con uno sforzo ed una tenacia ammirevoli, per uno che fino ai cinquanta non ci ha mai messo piede.
La cosa è argomento di confronto e discussione coi conoscenti, ma solo pochi giorni fa una amica più grande mi ha posto una fatidica domanda.
Dopo aver dibattuto su costi benefici ecc. mi ha domandato: "Ma ti piace?"
Sgomento e incertezza, perché sinceramente non sapevo che rispondere.

Similmente, dopo tante attenzioni, parole di conforto e richiesta di notizie, un giovane collega, in merito alla ischemia acuta che m'ha di recente colpito, mi ha chiesto: "Hai avuto paura?"

Queste domande, pur su argomenti così differenti, mi hanno davvero colpito, perché vanno a toccare dei punti molto sensibili.
Mettendo da parte pudori, sensi del dovere, strumentazione medica e posture, alla fine le cose che contano sono sempre le solite.
Due o tre emozioni fondamentali come motore della civiltà, le stesse che provavano di sicuro anche i primi uomini di fronte ai fulmini o ad un bimbo che veniva alla luce.

un granello di sangue
naked
shock traumatico 
per fortuna

giovedì 8 dicembre 2011

Pari Opportunità Per Tutti

Sembra che in Argentina per tutti i poliziotti "trans" sarà possibile indossare divise femminili e vedersi assegnati incarichi adeguati alla loro nuova identità di genere. (*)

Non so quanto si possa gioire di questi progressi sociali, ma spero che stesso trattamento sia riservato agli agenti che hanno seguito il percorso inverso (a proposito, quanti "trans" ci saranno mai tra i poliziotti argentini?).

A questo punto, mi auguro pure che ciascuno possa indossare la divisa che più sente vicina al proprio modo di essere, anche senza essersi sottoposto ad operazioni o modificato all'anagrafe.

E direi che, se nemmeno la natura fa scelte definitive, ogni giorno ciascuno potrà decidere se essere uomo o donna o altro.


diversamente fedele

giovedì 1 dicembre 2011

Puri E Spietati

 Nell'immediatezza dell'attacco alle Torri gemelle del 2001, anche di fronte a quelle drammatiche immagini in diretta, ci fu chi (puro e spietato) commentò dicendo che gli USA se l'erano meritato per tutte le guerre e il male che avevano esportato nel mondo.
Ora che l'Italia (l'Europa?) sta per sperimentare in pieno le conseguenze di concentrici attacchi speculativi, quei signori (si fa per dire) dovrebbero chinare il capo ed accettare tutti i sacrifici, anche sproporzionati, che ci stanno per piombare sulla testa.
Perché se il più pulito c'ha la rogna, noi qualche pidocchio addosso l'abbiamo di sicuro.
Anche noi abbiamo esportato, nel nostro piccolo, dolore e sopraffazione sui più deboli; anche il nostro tenore di vita è basato sullo sfruttamento di Paesi più poveri; e se miliardi di persone soffrono la fame e la miseria, non è solo colpa degli USA (che-comunque-l'attentato-se-lo-sono-organizzato-da-soli).
Ma state pur certi che il puro e spietato non penserà mai di applicare a se stesso la giustizia retributiva del taglione che, almeno a parole, dispensa con leggerezza sugli altri.
E' proprio vero che il sonno della ragione genera mostri (*).


uomini e prezzi
fragile
strappato a Morsi 
candidi e puliti 

(un grazie a Francesca per la consulenza scientifica)

giovedì 24 novembre 2011

Naked

Sicuramente l'uomo nasce nudo.
Il racconto biblico suggerisce anche che iniziò a coprirsi solo dopo aver assaggiato la mela.
Prima del frutto proibito l'umanità stava in una condizione di beata innocenza, e non aveva bisogno di nulla da mettersi addosso.
Solo dopo quel colpo di genio del peccato originale sono iniziati i problemi veri, il sudore della fronte, i dolori del parto e in definitiva tutta la civiltà, dalle piramidi alla conquista della Luna.
Fino ad arrivare ai vertici del progresso umano: la Fiat Freemont, il Bund tedesco e gli aeroporti.
Su Freemont e Bund sarete tutti d'accordo, ma forse avete dei dubbi sull'aeroporto, che cercherò di dissipare.
In aeroporto si chiude il cerchio, la fine tocca il suo inizio, il sepente arriva e tenersi la coda in bocca ecc.
Se ci pensate bene è così; in quale altro posto la tecnologia e la civiltà si manifestano in maniera così eclatante?
Ma proprio lì, in aeroporto, quello stesso progredire della civiltà che via via ci ha fatto coprire la primitiva nudità con ogni sorta di orpelli, indumenti, cinture, catenine, piercing, ipod, anelli, cavigliere, scarpe ad inserto metallico e tacchi a spillo forgiati a Toledo, quello stesso progredire ci richiede, di fronte al metal detector, di spogliarci nuovamente, di abbandonare tutto ciò che è superfluo e di ritrovarci (quasi) nudi ed indifesi di fronte a centinaia di estranei.
Sfilarsi scarpe e cintura davanti a loro è forse il gesto che, in un luogo che rappresenta l'apice del progresso, più di tutti può richiamarci alla nostra origine di bisognosa nudità.

venerdì 18 novembre 2011

Poveri Resti

L'estremo spregio.
Neanche chi li piange, con la speranza ormai spenta, sa dove siano.
Qualcuno poi lo ritrovano per caso dopo dieci giorni, scorticato e sfigurato dai pesci.
Uno lo riconoscono perché non-si-sa-come gli è rimasto addosso il mazzo di chiavi.
Non erano ad un safari, non erano in cerca di avventura né di emozioni forti.
Erano, bottegai, casalinghe, gelatai.
Chi era sulla soglia del negozio, chi in auto, chi sul terrazzo di casa.
Trasformati in spoglie mortali con pochi minuti di terrore.
Estirpati dal proprio luogo e dalla propria terra.
Poveri corpi trascinati sino in Francia.
Trecento chilometri da Vernazza a Saint Tropez.


lunedì 7 novembre 2011

Niente Rischi Per L'Italia

Che Zapatero si sia dimesso costringendo ad andare alle elezioni, per consentire ai cittadini di dire la loro sulla situazione economica e i conseguenti sacrifici richiesti, è stato ancora sopportabile.
Ma che in Grecia Papandreou abbia annunciato un possibile referendum su queste tematiche è stato considerato dai Grandi un affronto intollerabile.
Oh, e poi non aveva chiesto il permesso a nessuno!
Interpellare direttamente, senza intermediari, il popolo per sapere cosa ne pensa, è del tutto fuori discussione.
Non gli interessa, a Loro, che il paese sia stato messo a ferro e fuoco dalle proteste per le misure economiche di austerità richieste dalla moneta euro e che col referendum i greci si sarebbero dovuti assumere una precisa responsabilità, in un senso o nell'altro.
Si è pure giunti a rinfacciare (il governo socialista di Papandreou è lì solo dal 2009) che la Grecia è entrata nell'Euroclub grazie a conti truccati.
Scusate tanto, ma dov'erano le agenzie di rating? Germania e Francia si sono lasciati abbindolare da qualche bilancio fasullo: non li sanno fare i conti?
Tutto inutile, caro signor Papandreou: referendum negato e aiuti bloccati.
Però se lo doveva immaginare!
Jean Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo, a luglio l'aveva detto molto chiaramente: "la sovranità della Grecia sarà massicciamente limitata".
Forse Papandreou non l'aveva preso sul serio perché il titolo dell'articolo era:
Juncker (Eurogruppo) rassicura: niente rischi per Italia, Spagna e Belgio


largo ai colonnelli?
democrazia condizionata
elezioni 2013 - II

mercoledì 2 novembre 2011

Conflitti Immaginari

Leggo che anche da sinistra c'è, oltre a quelli che vogliono si vada in pensione pù tardi, quelli (forse gli stessi) che tuonano contro i lavoratori vecchi ed iper-garantiti.
Si tratterebbe dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato.

A volte ne emerge l'impressione che si tratti di parassiti sociali arroccati ai propri privilegi, che intenzionalmente tengono i giovani, da egoisti consumati, segregati nell'apartheid della precarietà.

Insomma, gente dal cuore di pietra, che preferisce non essere licenziata e andarsene in pensione a 62/63 anni.
Se ne fregano se (c'è una statistica per tutto) è dimostrato che nei Paesi in cui si va in pensione a 70 anni c'è meno disoccupazione (anche se nessuno ha dimostrato che tra le due cose vi sia un rapporto di causa-effetto).

Non credo vi sia tra i precari chi auspica il licenziamento dei propri genitori, ma sicuramente è pieno di figli che augurano loro di potersene andare (se possono e vogliono) in pensione.


cittadini semplici
nel nome del profitto sovrano
libero mercato in libero pensiero 
Figli e padri contro l' «apartheid» e per il merito nel lavoro

giovedì 27 ottobre 2011

Mai Dire Ansia

E va bene, lo so che ci hanno insegnato a non avere timore delle nostre emozioni e addirittura a "socializzarle", ma propongo una riflessione ispirata a fatti realmente accaduti.

1° CASO siete testimone di un incidente d'auto e la forza pubblica sta per raccogliere la vostra dichiarazione; vi sentite un po' scombussolato e a mezza voce osservate che gli incidenti vi impressionano e "sa, sono un tipo ansioso...".
Errore fatale ed irrimediabile.
Riceverete immediatamente occhiate di compatimento e quel che è peggio di sospetto.
Qualunque vostra circostanziata e precisa dichiarazione sui fatti, da quel momento in poi sarà per sempre minata alla base da questa stolta ed inutile "ammissione di debolezza", che oltretutto permetterà al responsabile dell'incidente di farla franca fino in Cassazione.

2° CASO: di fronte a qualunque medico che non sia il vostro psichiatra, non solo mordetevi la lingua se vi scappa di dire "sono sempre un po' ansioso quando vengo in ospedale", ma a qualunque specifica domanda sulla questione: negate; vi rimorderà un po' la coscienza, ma essendo comunque ansiosi, un piccolo rimorso in più lo assorbite subito.
In cambio eviterete che il medico frettoloso attribuisca all'ansia e alla "sindrome da camice bianco" esplosive pressioni arteriose di 160 su 100.
Eviterete che dal referto, che per ogni successivo controllo riporterà ogni anno la conferma del vostro criminale stato ansioso, emerga tra le righe che vi divertite a far perdere tempo al cardiologo, il quale ha tanti altri pazienti, loro sì ipertesi per davvero.
Ugualmente se andate al pronto soccorso per una dolorosa colica renale, non commettete il tragico errore.
Perché oltretutto l'ansioso è in genere anche una persona di carattere riservato, e pure se soffre per atroci dolori, si limita ad emettere deboli lamenti, per cui verrà liquidato come ipocondriaco e rompipalle malato immaginario.
Piuttosto urlate, se volete essere curati.

Per concludere, devo dire che da tempo ho imparato a convivere con la mia ansia, così come convivo col fatto di non poter mai fare a meno degli occhiali e così via.
Ma col tempo ho anche imparato che mentre nessuno, se porti gli occhiali, pensa che tu non ci veda, sono sempre tanti quelli che, se dici di avere un carattere ansioso, ti considerano un "minorato".

In fondo un po' di pudore per i nostri sentimenti è sempre meglio conservarlo.


malattie della crescita

venerdì 21 ottobre 2011

A Prova Di Thriller

Avvertenza: la ricostruzione che segue si basa sulle prime (contrastanti) notizie riportate dai mezzi d'informazione.

Il mattino di venerdì una (anziana?) signora denuncia alla polizia di aver ricevuto, la sera precedente, una telefonata di minaccia (che per spingerla a chiamare la polizia doveva essere molto particolare).

A seguire, la polizia (celerità: avviene tutto nella mattinata di venerdì...) trova nel giardino della signora (combinazione!) o forse è lei a trovarlo e consegnarlo agli agenti, un telefonino (o forse due) che peraltro sembrano non entrarci nulla con la telefonata di minacce.

Gli agenti rintracciano (celerità) l' intestatario del/i telefonino/i che (combinazione!) abita lì vicino.

Non avendo forse compiti più urgenti per quel giorno (celerità), vanno a casa dell'intestatario, e poiché non risponde nessuno pensano bene di irrompere in casa (oppure la casa era aperta e irrompono in una delle stanze, chiusa a chiave dall'interno) e scoprono... un cadavere.

Tra celerità e combinazioni, se tutto ciò fosse l'inizio di un thriller, ci sembrerebbe pretenzioso ed inverosimile.
Ma se si trattasse di reali notizie di cronaca, non potrebbero far pensare ad un complotto, ad una storia molto più complessa ed inquietante di un già notevolmente inquietante omicidio a sfondo passionale?

Vi sembrerebbe normale che, nel corso delle indagini e dei processi, nei quattro anni successivi, nessuno vi abbia più fatto riferimento né si sia ricordato di come tutto cominciò?

Già, perché era il 2 novembre 2007 e il corpo straziato rinvenuto in una casa di studenti a Perugia era quello di Meredith Kercher.


Perugia, studentessa uccisa in casa
Studentessa inglese sgozzata in casa 
Omicidio di Meredith Kercher

lunedì 17 ottobre 2011

Questions About Faith


Con un articolo intitolato "Asking Candidates Tougher Questions About Faith" (*), il giornalista Bill Keller, già direttore ed oggi editorialista del New York Times, se ho ben capito pone il seguente interrogativo (siamo in campagna elettorale per le presidenziali USA).

Se un candidato affermasse di credere negli extraterrestri, che essi sono già fra noi ecc., non sarebbe ovvio e legittimo chiedergli come conosce questa circostanza, se è in contatto con gli alieni e cosa pensa di fare in proposito nel corso del suo mandato?
Poiché la risposta è una sola (si), Mr. Keller lamenta un'eccessiva ritrosia a porre analoghe domande, quando le stesse siano invece relative alle convinzioni religiose del possibile futuro Presidente.
Il giornalista vuole conoscere quali convinzioni abbia in merito il candidato, se ne ha e se influiranno sulle sue scelte politiche.

Mi sembra si tratti di una domanda più che legittima, purché sia allo stesso modo consentito chiedere se avranno peso nelle future decisioni i suoi orientamenti sessuali o le proprie abitudini alimentari (un presidente vegano potrebbe essere disastroso per l'industria della carne).

L'unica cosa che suona stonata è il paragone tra divinità ed alieni.
Credere o meno negli extraterrestri è lo stesso che credere o no alla fisica quantistica o ai neutrini: è questione di prove verificabili e ripetibili, come la scoperta dell'America.

Per quanto concerne invece il sentimento religioso, esso è nato con l'uomo, coinvolge oggi nelle sue "credenze" miliardi di uomini e da sempre include convinzioni (non verificabili né ripetibili) relative al Destino dell'uomo, al suo originarsi e al suo confluire in una realtà ultraterrena.

Non confondiamo "Trascendente" con "extraterrestre". 


bisognosi
non ci sono risposte, soltanto scelte
Voglio conoscere quale Dio si candida alla Casa Bianca
la nuova testimonianza
cartolina da Medjugorje 

giovedì 13 ottobre 2011

Ritorno A Casa

Ieri era il compleanno di mia madre, che se n'è andata poco più di un mese fa.
E' stato anche il mio primo giorno di nuovo a casa, dopo undici di ricovero per ischemia acuta.

Ora, non pretendo di avere compreso chissà quali verità, né di avere avuto qualche genere di illuminazione ma, come quando vado a fare un viaggio all'estero, ho osservato ed ascoltato.

Ero tra i più "giovani" pazienti ricoverati, con un distacco di qualche decennio rispetto agli altri.
E' stato questo, oltre al fatto che non ho il diabete, a salvarmi la gamba.

Son tornato a casa con parecchi nuovi farmaci, per un lungo periodo di convalescenza, in attesa di un importante accertamento e conseguente seconda operazione.

Mi hanno definito (carta canta) come un ricoverato "vigile, orientato e collaborante", che senz'altro è tra i giudizi più lusinghieri che abbia mai ricevuto.
Molti miei amici e e colleghi mi definirebbero in maniera ben diversa.

Io però questa soddisfazione me la tengo cara.

un granello di sangue
stanotte 
arrivederci 

martedì 11 ottobre 2011

Stamattina


In mattinata sembra che tornerò a casa, con già programmato un secondo intervento tra qualche mese.

Spesso mi ero provato ad immaginare come sarebbe stato il mio primo “vero” ricovero e devo dire che non è stato così male come avrei pensato, grazie anche al personale, ai familiari e agli amici che mi sono stati vicini, e grazie anche ai compagni di stanza.

L'ultimo che lascio ha 82 anni, è un signore arzillo, garbato, ed un poco stralunato.
La moglie, 67 anni ed abbigliamento di boutique, lo ha lasciato “un momento” ieri verso le 13, subito dopo l'anamnesi, e sino ad ora non s'è visto più nessuno.

lunedì 10 ottobre 2011

Stanotte


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Stanotte il mio compagno di stanza ha lottato a lungo.
Il signor Franco questi ultimi giorni è stato costantemente vegliato con amore da moglie e figliole.

Mani e fisico da lavoratore buono, anche le ultime ore dei suoi 66 anni le ha trascorse con delle donne.
Una squadra di sole donne, medici e paramedici, che prima ha tentato per ore di trattenerlo qua, e poi di riportarlo indietro con 40 minuti di massaggio cardiaco.
Efficienza, precisione e lucidità senza clamori.

Il signore Franco se n'è andato in silenzio, così come in silenzio era entrato tre giorni fa, al termine di una battaglia di ore tra natura e scienza che si è svolta a mezzo metro da me, con l'animo stretto pensando a lui lì e a moglie e figlie fuori della porta, alle quali mi sento di porgere delle condoglianze davvero “sentite” per aver da poco perso la mia mamma.

Il signor Franco ci ha lasciato, e anche stavolta l'Ospedale è stato alla propria altezza, nel rispetto per la famiglia, per il defunto, per il riserbo ed il decoro, ed infine per l'efficienza nel rendere la stanza nuovamente accessibile a me e al nuovo compagno arrivato dopo qualche ora.

Un ultimo saluto al signor Franco, che se n'è andato mentre fuori sorgeva un sole luminoso e i corridoi si animavano per il vociare dell'inizio del turno del mattino.

ritorno a casa
un granello di sangue 
cartolina da Lourdes 

domenica 9 ottobre 2011

Domenica 9 Ottobre


Come ogni grande struttura, anche il grande ospedale non si regge se non con regole precise.

Uno dei momenti più delicati è quello di trasporto e distribuzione del vitto, che prevede corridoi sgombri da qualunque presenza umana ad eccezione degli addetti, il che porta spesso ad incontri stile “Mezzogiorno di fuoco”, col carrello delle vivande e gli sceriffi che fronteggiano a distanza il forestiero.

Ogni genere di personale ha la sua uniforme, e questo aiuterebbe a distinguere i diversi ruoli, ma devi essere un buon osservatore e quindi ci ho rinunciato da un po'. Per me le differenze consistono di impercettibili variazioni di taglio di giacche e camici ed in altrettanto impercettibili sfumature di delicati colori pastello.

Un diritto intangibile del ricoverato (almeno per fortuna in questo ospedale) è quello al letto, ma ci rinunceresti volentieri quando, mentre tutti gli altri devono uscire dalla stanza, tu puoi rimanere al tuo posto (e se ti hanno consegnato il vitto in pratica ci sei costretto) e mentre mangi, sul tuo Compagno Di Stanza vengono espletati i più temibili accertamenti eseguibili fuori di una sala operatoria.

Grazie infine al compagno di stanza indiano e alla sua famiglia, il soggiorno ha assunto un tono cosmopolita.
Un buon collega, lui e la figlia con abiti occidentali e moglie, nipote e suocera in abbigliamento indiano; veramente persone gradevoli, simpatiche e con un gran senso di umorismo.

Ma questo è accaduto alcuni compagni di stanza fa.

ritorno a casa
un granello di sangue 

sabato 8 ottobre 2011

Un Altro Fine Settimana


Mi trovo ormai all'ottavo giorno di ricovero, e dopo tanti compagni di stanza ora potrei essere io il “piccolo Cesare” della situazione, ma è un gioco che non mi piacerebbe più, visto quante persone, anche apparentemente in discrete condizioni, hanno invece la salute devastata.

Tra le cose più imbarazzanti, farsi trasportare tra i vari reparti in seggiola a rotelle dalle signore addette, mentre è bello stupirsi della loro precisione e premura, così come del rispetto del personale tutto, incluse le ditte esterne di servizi, sia per il pudore e la riservatezza dei ricoverati, sia per i loro oggetti, pur se apparentemente insignificanti.
Chi ha vissuto anche per poco la condizione di ricoverato, sa quanto le piccole cose diventino importanti.

Per quanto mi riguarda, passerò qui il mio secondo fine settimana, senza particolari patemi ma con una situazione ancora da definire.

Per quanti riguarda invece specializzandi & Co., il loro interesse nei miei confronti è andato via via scemando dopo ogni esame che risultava negativo, sino a svanire del tutto.

A presto.

P.S.: il forellino non c'è.

ritorno a casa
un granello di sangue 

venerdì 7 ottobre 2011

Larghe Arterie ?


Se le scarpe strette non c'entrano, la colpa potrebbe essere dell'arteria larga.
L'arteria poplìtea (dal ginocchio in giù) ha chiaramente un aneurisma, una dilatazione nella quale possono facilmente crearsi trombi.
Di per sé sarebbe una notizia quasi rassicurante, trattandosi di formazioni localizzate, ma il giorno dopo, nel dubbio che comunque ci possa essere una causa legata al muscolo cuore, dopo un' ecografia a 360 gradi x 2, si rileva un impercettibile movimento che potrebbe indicare la presenza di un forellino congenito tra due parti del cuore (credo le due superiori, chiamate atri).
Ovviamente l'ecografia dall'esterno, forse perché troppo ciccio nel torace, non permette una visione chiara, per cui tra poco mi faranno una bella ecografia dall'interno.
Credo che sarà l'ultimo esame, dopodiché i medici avranno tutti gli elementi per decidere.

Nel frattempo ho scoperto che queste stanze a 2, veramente funzionali, comode ed ampie, così come il bagno incluso, sono utili anche in quanto all'occorrenza permettono l'ingresso in visita dei medici di vario ordine e grado con seguito di specializzandi, interni etc. fino al numero, da me contato, di 21.

Qualche medico (ma per fortuna sono casi rari), profitta del folto pubblico ed indulge ad istrioniche pose e ciceroniani esercizi oratori.
Di quelli che mi seguono direttamente non posso che dire bene, anche perché mi spiegano sempre con chiarezza a che punto siamo e dove stiamo andando.

Potete scommettere con voi stessi se il forellino nel mio muscolo cuore c'è o no.
Ma se perdete, vi iscriverete come lettori fissi del blog con obbligo di seguirlo almeno per un anno.

Io dico che non c'è.

ritorno a casa
un granello di sangue 

mercoledì 5 ottobre 2011

Scarpe Strette?


Quando vieni operato d'urgenza non hai il tempo di spaventarti.
Ti preoccupi solo delle conseguenze per il tuo appeal di girare per l'ospedale nudo e spennato come un galletto amburghese, firmando fogli di consenso a qualunque cosa.
Passata l'emergenza io tendo ad incolpare il fato o la scarpe strette, ma per fortuna i medici vogliono vederci chiaro e mi trattengono alcuni giorni per gli opportuni controlli.
Ad ogni reparto che cambi ti rifanno la cartella clinica sulla base delle tue dichiarazioni “a domanda risponde” ed inevitabilmente inarcano le sopracciglia sconcertati quando tu gli racconti la cosa per te più importante.
La terza volta, oltre a confessare pure quante volte ti tocchi, temi un controllo incrociato di CIA, KGB ed NCIS, ma in ogni caso il tuo senso di identità personale è definitivamente compromesso ed un eventuale sicario compirebbe un atto di pietà.
A risentirci da SSN Resort.

ritorno a casa
un granello di sangue 

martedì 4 ottobre 2011

Il Tuo Compagno Di Stanza

In ospedale il tuo Compagno di stanza è sempre più furbo di te.
Per quanto tu ti creda astuto, lui occuperà il bagno sempre prima di te.
Lui è sempre molto orgoglioso di avere malattie inevitabilmente sempre più gravi delle tue, ma però non lo dimostra, perché lui si tiene in forma anche lì dentro.
Lui conosce nomi e relazioni intercorrenti tra ciascuno dei componenti il personale, e sa sempre come ottenere un piccolo "benefit".
Insomma, tu sei un nulla di fronte al tuo Compagno di stanza, soprattutto se pensi che ogni giorno ce n'hai uno diverso...

ritorno a casa 
un granello di sangue

lunedì 3 ottobre 2011

Un Granello Di Sangue

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Esci dal treno dopo averlo percorso fino alla carrozza di centro per scendere di fronte all'uscita della stazione, così da fare in tempo a prendere al volo l'autobus per casa.
Fai venti passi e la gamba, dal ginocchio alla punta del piede, non la senti più tua; è diventata di piombo e non risponde a nessun segnale.

Tutto il piano per l'autobus salta.

A casa tra alti e bassi prendi un antinfiammatorio e ti ci fai una dormita sopra, ma alla mattina la gamba non si sveglia.
Allora ti ricordi di nonno che aveva avuto trent'anni fa una “trombosi”, forse proprio alla gamba, consistente in un piccolo grumo di sangue che ostruisce la circolazione.
Allora telefoni all'amico, che ti manda di corsa al Pronto Soccorso, dove pensi di dover aspettare delle ore e invece senza neanche accorgertene arrivi in sala operatoria dopo aver firmato il consenso al volo, mentre finiscono di depilarti.

Tutto salta, a poco servono la palestra da ultra cinquantenne e l'essersi dimenticati da anni cosa sono fritto, cioccolata e colesterolo.

A nulla servono di fronte ad un granello di sangue, lo stesso granello che a mamma e ad un caro collega si fermò nel cervello, e a me dietro il ginocchio.

M'è andata bene e per ora ringrazio.

ritorno a casa
stanotte  
naked
piacere e paura 
per fortuna

giovedì 29 settembre 2011

Cittadini Semplici

Si parlava della pseudo distinzione tra diritti politici (costo zero) e diritti sociali, da garantire solo se i soldi a disposizione lo permettono.
Però non tutto il male vien per nuocere.
Con l'occasione si è infatti ripreso un discorso che ritengo fondamentale.

Tutta le nostre leggi mettono in primo piano, rispetto al cittadino "semplice", il lavoratore e perlopiù un modello di lavoratore che oggi, nel mondo delle finte partite IVA, è sempre meno diffuso.
Prendiamo l'esempio di un rivenditore di cucine che fallisca o che non paghi più i propri debitori; i suoi beni (in genere si tratta di società di capitali) verranno venduti e il ricavato distribuito ai creditori.
Tra questi creditori i primi ad essere risarciti (oltre ad usufruire di varie garanzie a carico dell'INPS), sono proprio i lavoratori dipendenti (sempre dopo le Banche, per carità), e solo in fondo alla fila, tra quelli che non vedranno un soldo, troviamo i clienti semplici.

Non è necessariamente giusto.

Ci sono clienti che magari hanno messo, nell'anticipo pagato prima della consegna, gran parte dei propri poveri risparmi, ora perduti.

D'altro canto, ci sono dipendenti che potrebbero essere molto meno bisognosi di quei clienti semplici, perché ad esempio coniugi di persone benestanti, quando non addirittura dei soci della rivendita.

E' una tematica difficile e delicata, ma l'ho voluta sollevare perché mi sembra che sia un tema sul quale spesso si preferisce chiudere gli occhi.

Ci ritorneremo sicuramente, e per intanto vi consiglio (da leggere fino in fondo) un articolo di Ernesto Galli della Loggia: Diritti e lavoro tra miti e verità (Corriere della Sera) che così conclude:  in una democrazia i benefici sociali e il diritto ad essi non possono dipendere (come invece avviene oggi) dalla condizione lavorativa o non lavorativa dei cittadini - se sono operai, professionisti, casalinghe o impiegati - ma solo dal livello e dall'urgenza dei loro bisogni.

Arrivederci.


lavori esauriti
il lavoro a una dimensione
trattamento base (welfare reloaded) 
bisogni e meriti
import-escort 
una egoistica solidarietà sarebbe già tanto

giovedì 22 settembre 2011

Smart Phood

Il manuale degli smartphone ci toglie ormai qualunque fantasia ed ogni vena creativa (vedi per tutti Samsung GT-S5250 pagg. 118/119).
Ci troviamo infatti i divieti più bizzarri
.
"Il dispositivo non va dipinto"
Ma come! Chi di noi non ha mai sognato di decorare il "dispositivo" con graffiti e vernice a spruzzo o con delicate miniature a tempera.

"Non fate cadere il dispositivo"
Niente più scuse per i maschi birichini che al ristorante lo gettano a terra per chinarsi a guardare le gambe delle signore.

Ma soprattutto:
"Non mordete o aspirate il dispositivo o la batteria"
Anche se l'avete scelto proprio perché candybar monoblocco, ricordate: non è così che si prende l'impronta dei denti, né che ci si aiuta a non gridare per il dolore (anziché mordere la solita cinghia).
Ricordatevi infine che non è aspirandolo che vi libererete dal vizio del fumo e che se l'infilate nel naso il vostro profilo ne risentirà sfavorevolmente.

Ciao.

un bilocale in condizioni eccellenti
altre ambiguità immobiliari
dalla terra alla luna

giovedì 15 settembre 2011

Diritto Di Niente


E' vero, oggi che neppure più la Chiesa ci parla molto di fioretti e penitenze, politici ed intellettuali si vergognano a chiederci di restare in brache di tela e andare in pensione a 70 anni per salvare la patria.

E allora gli sciamani laici si esercitano nella costruzione di pericolose categorie pseudo giuridiche.
Quella che sembra più in voga al momento propugna una perniciosa distinzione tra i diritti che ci spettano.

Ci sono i diritti politici da una parte e i diritti sociali dall'altra(per saperne di più: Le verità nascoste dello stato sociale).
I primi, tipo il diritto alle elezioni e al voto, che costano poco, devono sempre essere garantiti.

Invece i diritti sociali, che pesano sul bilancio dello Stato richiedendogli spese consistenti, vanno garantiti solo se e nella misura in cui c'è disponibilità economica.

Credo che qualunque persona dotata di buonsenso si renda conto che così imbocchiamo una china senza ritorno.

Perché, se lo Stato può rimangiarsi la parola e negare la pensione ad un sessantenne con 40 anni di contributi, anche io come capo famiglia potrei, anzi dovrei, rifiutarmi di pagare le tasse se e nella misura in cui fossero una imposizione da me giudicata troppo gravosa. 
Addio contratto e patto sociale.

E poi a che mi servirebbe un intangibile diritto di voto?
Ad eleggere gente che possa impunemente calpestare e distruggere le mie aspettative e i progetti di vita miei e delle persone che mi stanno a cuore?
Ma per ottenere questo non c'è bisogno di votare!
Sarebbe più decente proclamare per acclamazione un onesto tiranno vecchio stampo.

Concludendo c'è il rischio che sia solo la Costituzione ad andarsene in pensione prima dei 70 anni.

fronte covid-19: i Diritti dei Caduti

giovedì 8 settembre 2011

Incidente Probatorio - Raccapriccio

1: Incidente probatorio (di Salvatore Parolisi parliamo alla fine)
Il nostro codice di procedura penale da' questo incomprensibile nome ad una serie di adempimenti con i quali una prova viene formata (costituita) prima del processo, con tutte le necessarie garanzie, perché poi sarà utilizzata a pieno titolo nel processo stesso ai fini del giudizio senza che la si debba più ripetere.

Ma perché una prova prima del processo?

Riporto di seguito i casi in cui si può chiedere l'incidente probatorio (articolo 392 del codice di procedura penale):

<><><><>
1. Nel corso delle indagini preliminari il pubblico ministero e la persona sottoposta alle indagini
possono chiedere al giudice che si proceda con incidente probatorio:

a) all'assunzione della testimonianza di una persona, quando vi è fondato motivo di ritenere che la

stessa non potrà essere esaminata nel dibattimento per infermità o altro grave impedimento;

b) all'assunzione di una testimonianza quando, per elementi concreti e specifici, vi è fondato motivo

di ritenere che la persona sia esposta a violenza, minaccia, offerta o promessa di denaro o di altra
utilità affinché non deponga o deponga il falso;

c) all'esame della persona sottoposta alle indagini su fatti concernenti la responsabilità di altri;

d) all'esame delle persone indicate nell'articolo 210;

e) al confronto tra persone che in altro incidente probatorio o al pubblico ministero hanno reso

dichiarazioni discordanti, quando ricorre una delle circostanze previste dalle lettere a) e b);

f) a una perizia o a un esperimento giudiziale, se la prova riguarda una persona, una cosa o

un luogo il cui stato è soggetto a modificazione non evitabile;

g) a una ricognizione, quando particolari ragioni di urgenza non consentono di rinviare l'atto al

dibattimento.

1-bis. Nei procedimenti per i delitti di cui agli articoli 572, 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quinquies,

609-octies, 612-bis, 600, 600-bis, 600-ter, anche se relativo al materiale pornografico di cui
all'articolo 600-quater.1, 600-quinquies, 601 e 602 del codice penale il pubblico ministero, anche
su richiesta della persona offesa, o la persona sottoposta alle indagini possono chiedere che
si proceda con incidente probatorio all'assunzione della testimonianza di persona minorenne ovvero
della persona offesa maggiorenne, anche al di fuori delle ipotesi previste dal comma 1. (2)

2. Il pubblico ministero e la persona sottoposta alle indagini possono altresì chiedere una perizia che,

se fosse disposta nel dibattimento, ne potrebbe determinare una sospensione superiore a sessanta
giorni ovvero che comporti l’esecuzione di accertamenti o prelievi su persona vivente previsti
dall’art. 224-bis. (3)

(1) La Corte Costituzionale con sentenza 10 marzo 1994, n. 77 ha dichiarato l'illegittimità

costituzionale del presente articolo nella parte in cui non consente che, nei casi previsti dalla prima
di tali disposizioni, l'incidente probatorio possa essere richiesto ed eseguito anche nella fase
dell'udienza preliminare.
(2) Comma così modificato dall’art. 9, comma 1, lett. b) del D. L. 23 febbraio 2009, n. 11.
(3) Le parole: “ovvero che comporti l’esecuzione di accertamenti o prelievi su persona vivente

previsti dall’art. 224-bis.” è stato aggiunto dall’art. 28 della L. 30 giugno 2009, n. 85 (*)

E' abbastanza chiaro: se c'è il rischio che la testimonianza o
l'accertamento scientifico non siano più realizzabili in futuro al
momento del processo, si chiede di svolgerli ora.

2: Raccapriccio
Un esempio dalla cronaca di questi giorni è l'incidente probatorio
richiesto dalla difesa di Salvatore Parolisi, accusato dell'omicidio
della moglie Melania Rea:
un incidente probatorio in cui il caporalmaggiore dovrà simulare proprio quell'ultimo bacio dato alla
moglie prima che venisse uccisa. Per dimostrare che Salvatore, quel bacio, lo diede molto prima del
momento del delitto (*)
Massimo rispetto per le garanzie del sig. Parolisi nel suo diritto a
difendersi con ogni mezzo per legge consentito.
Consentite però a noi di non credere a simili esternazioni e
sperare che sia tutto un equivoco.
Il bacio ad un manichino? Ma questo dovrebbe avere le stesse
caratteristiche fisiche, direi cellulari della vittima al momento
del fatto; l'accusato dovrebbe baciare con la stessa modalità e lo
stesso trasporto di allora...
E poi: non esistono studi o precedenti sulla permanenza del DNA?
Il sig. Parolisi possiede un DNA singolarmente stabile e persistente
E infine, non è una prova questa che potrebbe formarsi durante il
processo, senza bisogno di incidente probatorio?
Si tratterebbe di aspettare solo 16 minuti, quei minuti che separano
Colle San Marco dal chiosco di Ripe.


giovedì 1 settembre 2011

Largo Ai Colonnelli?

Da sempre siamo in balìa dei cataclismi naturale; solo in parte riusciamo a prevederli e a prevenirne i danni.
Così prima di ogni terremoto c'è sempre qualche Cassandra accusata di procurato allarme e, dopo il sisma, si apre la caccia a quelli che non avevano avvisato.
Persino le previsioni meteo hanno ancora larghi margini d'incertezza, come s'è visto pochi giorni fa con l'uragano Irene che ha colpito gli USA.
Anche qui, accuse di eccessivi allarmismi, visto anche che ci sono state solo (!) poche decine di vittime.
Assurdo.
Ma ancora più assurdo che con le medesime incertezze ed approssimazioni (in quei casi d'obbligo), i nostri governanti affrontino fenomeni del tutto sotto il nostro potere.
Sembra ormai che l'andamento economico sia imprevedibile ed influenzato dal minimo battito d'ali.
Anche qui, come notavamo nel caso del mercato del lavoro, qualcosa che abbiamo costruito per stare meglio ci si rivolta contro.
Una settimana la situazione economica è sotto controllo, la settimana dopo è tragica perché esce l’avviso che in Germania hanno comprato poco, salvo riprendersi dopo altri dieci giorni ancora, perché l'indice di borsa s'è rialzato di mezzo punto.
A ferragosto servono subito 5 miliardi e adesso, dato che già la prima giornata di campionato è saltata, si va a colpire i soliti sfigati.
Da questi poveracci tiriamo su 1 miliardo anziché 5 e allora il fabbisogno non è più 5, ma diventa 1.

Speriamo di non entrare in una nuova fase politica in cui si finisca con l'essere guidati dai Colonnelli, già storici depositari delle previsioni meteo.

giovedì 25 agosto 2011

Scarsa Immaginazione

Ho sempre pensato che i fautori della pena di morte, assieme ad altri difetti, manchino pure di immaginazione, e considerino davvero il togliere la vita ad una persona qualcosa di asettico, senza sangue, urla, sudore ed escrementi.

Una specie di nobile cerimonia e non un atto di sanguinosa macelleria.

Io, che purtroppo di immaginazione ne ho sempre avuta molta, credo che di fronte all'omicidio, sia esso legale o criminale, ne dovremmo avere tutti quanti un po' di più.

La morte violenta non è quella stereotipata dei fumetti e dei film.

Basta pensare agli omicidi di mafia per scoprire che non solo la morte è atroce, ma da atroci torture è spesso preceduta .

Come l'assassinio di un ragazzino già straziato da 779 giorni di bestiale prigionia.
E anche qui non è questione di staccare un contatto e neppure (disgraziati infami) di una misericordiosa pallottola, ma un "lavoro" di diversi minuti per il quale servono ben tre uomini, ognuno col suo compito preciso.

Pensiamoci, la prossima volta che guardiamo un film sulla violenza e i protagonisti ci sembrano dei ballerini volteggianti.

il prezzo del dolore
cause di morte (i dettagli dopo)

giovedì 18 agosto 2011

British Policy

Altro che promesse di folli guadagni con azioni argentine o Parmalat.

Qui te lo dicono chiaro e tondo (a Londra).

Siamo quotati in Borsa, ma il valore dell'investimento può scendere così come può salire (non il contrario);
chi investe i suoi soldi potrebbe non riavere indietro quanto versato e (per chi non l'avesse ancora capito) potrebbe perdere tutto il suo investimento.

Veramente a prova di stupido.

a prova di stupido 
carta canta 
obsolescentia lege 

giovedì 11 agosto 2011

Cartolina Da Londra

Leggo che da Harrods hanno già allestito il reparto natalizio, ma per addobbare Londra basterebbero le telecamere di sorveglianza.
Ce ne sono a grappoli, a libbre occhieggiano da qualunque anfratto ed angolazione, gabinetti pubblici compresi.

A Londra abbiamo incontrato sempre persone cordiali e anche se noi parlavamo un inglese scolastico, si sono fatti tutti in quattro per capirci e risolvere eventuali problemi, talvolta accennando loro stessi delle frasi in italiano.

Alle stazioni della metro il personale ha delle lavagne bianche a pennarello (tipo Velleda) per comunicazioni estemporanee ed immediate ai viaggiatori.
Mi è sembrato che da loro piaccia molto la semplificazione e tutto ciò che facilita la vita della gente.

Solo alla Frontiera-Dogana ho temuto, con i semplici attestati comunali d'identità dei ragazzi, che ci rimandassero indietro.
Ho provato la stessa soggezione di quando sbarcai a Tel Aviv.

Se butti una cicca per terra la multa è di 80 sterline, ma se speri di trovare un cestino per le strade...altro che Berlino:  è meglio che ti metti tutto in tasca e lo getti la sera in albergo.

All'ingresso delle cattedrali protestanti, a differenza di quelle ortodosse e cattoliche, non c'è nessuno che ti controlla e ti fa coprire se hai minigonne, shorts o prendisole.

Non abbiamo visto mendicanti in giro per la città.
Ma se vuoi incontrare quelli che chiedono l'elemosina, barboni e sciancati, basta che vai sul sagrato della cattedrale cattolica.

bipolarismo impossibile
ordinary servants (l'orgoglio del servitore)

giovedì 4 agosto 2011

Financial Masters


Si parlava di queste holding, multinazionali, finanziarie, e di persone giuridiche in genere che decidono della vita e della morte degli uomini in carne ed ossa.

In casa nostra, proprio ieri l'on. Alfano ha dovuto ricordare al PD (che anche in questo caso si è dato la zappa sui piedi) che non spetta ai mercati scegliere i governi.
 
Il caso dello scampato fallimento degli USA è esemplare.
Sembra addirittura vi siano aziende statunitensi che hanno liquidità superiore a quella del governo federale, il quale però, dopo aver provveduto gli anni passati a salvare dal tracollo banche e compagnia cantando, con prestiti di centinaia di miliardi di dollari, adesso potrebbe andare in bancarotta.
E' la fine del mondo.
Sarebbe come se Telecom, Fiat, Enel navigassero nell'oro e l'Italia chiudesse i battenti.
Ma forse i tenebrosi accumulatori del profitto sovranazionale non hanno più patria, capitani di ventura al "soldo del soldo".
 

ogni 150 anni 
togliere ai poveri e lasciare ai ricchi 
niente rischi per l'Italia
democrazia condizionata

giovedì 28 luglio 2011

Nel Nome Del Profitto Sovrano

Forse ci siamo sbagliati.
Non sono i governi che talvolta si fanno beffe del popolo sovrano.
I veri manovratori, che tengono anche i fili dei governi, hanno nomi diversi, come Profitto e Finanza, o magari sono dei senza-nome.
Rapaci predatori senza frontiere a cui non importa che si produca, si venda e si consumi con sufficiente soddisfazione di tutti.
La loro legge è  la Massimizzazione del Profitto.
Non gli interessa che con ciò che nel mondo viene oggi coltivato, allevato, prodotto potremmo star bene anche se fossimo dieci miliardi.
I Sovrani del Profitto vogliono che i protagonisti della politica non siano le persone reali, ma le persone giuridiche a mo' di scatole cinesi.
Tutela sovranazionale?
Certo, ma per interessi e diritti di imprese e finanziarie che devono essere libere, pur se europee, di produrre a Torino o a Detroit o di speculare contro l'euro.
D'altra parte l'operaio fisico, con figli da mantenere, o addirittura senza figli da permettersi, potrà cercarsi un lavoro in Germania o in Portogallo.
E al posto di violenti rivoluzionari ci ritroviamo in balìa di chimeriche (Sovrane) Agenzie di Rating.

alla faccia del popolo sovrano
made in Italy
diritto di niente
conflitti immaginari