Sono lisci, teneri e con lo sguardo limpido, ma gli anni che scorrono attaccano loro addosso scaglie, scorie e occhiate oblique.
Certo è legge di vita che crescendo prendano strade anche storte e lo sguardo inizi a mandare bagliori che non credevi, ma da papà che sei il tuo cuore dice: "non ancora", "mai".
Preghi perché gli siano evitate sconfitte, prove, timori che hanno intriso quel tuo spaventato e povero cuore.
Sai che questo significa negar loro anche il sapore di vittorie e trionfi, però resti ugualmente impietrito a scoprire che gli hai dato carne sangue ed ossa ma non puoi dargli la tua esperienza e la tua prudenza.
La natura infatti fa le cose per bene.
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per sempre figlio
la vita e niente altro
benedetta playstation
il padre del pusher sono io
come scriveva Gibran - Il profeta - potete dare loro il vostro amore ma non i vostri pensieri... voi siete gli archi da cui i vostri figli come frecce vive...
RispondiEliminaE' dura ma credo sia così.
Ale
mi piace l'idea dell'arco che fa scoccare la freccia; dà il senso di dinamismo ed energia, grazie per il contributo
RispondiEliminaMeraviglioso! Poesia
RispondiElimina... sister Simona