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mercoledì 27 marzo 2013

Surface

In una società dove è sempre più difficile trovare chi sappia far bene un mestiere, sempre più di frequente  mi ritrovo accerchiato da specialisti di ogni razza e tempra.

Quello che sa cucinare uno o due piatti, ma in maniera diviiina, quello che la musica l'ascolterebbe solo sul vinile e che in mp3 è un oltraggio.

Qualcuno ha un olfatto eccezionale, altri c'hanno 15 decimi di visus e distinguono cinquanta sfumature di ocra.
foto di Rosella

Quello che io riesco a fare con fatica ma in maniera per me logica, lo specialista pretenderebbe lo facessi col metodo "puro" che lui solo sa  e che non ha il tempo di insegnare.

Sì lo ammetto, in casa i lavori li ha sempre fatti mia moglie, a lei papà ha regalato il blackandecker, perché io da lui ho imparato tante belle cose ma tutte interiori; non mi sono mai applicato neppure per aiutarlo a fare il presepe a Natale, ma spero di averlo reso orgoglioso comunque di me

Non capisco nulla di donne & motori né di musica e dimentico subito la trama del bellissimo libro appena letto.

Se faccio un bilancio, capisco di aver sempre privilegiato ciò che sta in superficie, a volte per pigrizia, a volte per una specie di istinto che mi fa amare donne, musiche e libri senza che debba comprenderli, ma solo per ciò che istintivamente, in un modo misterioso e immediato, risvegliano in me.


realtà virtuale
la vita e niente altro
carità pelosa
volume 54 

giovedì 7 marzo 2013

Tsunami B.

 Il PD, avendo conquistato la maggioranza alla Camera e sentendo su di sé la responsabilità di proporre un esecutivo, si sta già logorando.


Trattandosi infatti di maggioranza risicata, deve comunque trovare alleati, e dovunque vada sbatte male.

L’unica sponda accettabile, in base alle manovre pre-elettorali, avrebbe potuto essere la lista Monti, ma visti i risultati non servirebbe a niente.

Il Movimento 5 Stelle insiste a rifiutare un governo che non sia guidato da un proprio leader e rimanda al mittente  le profferte del PD, con uno sprezzo che le fa sembrare patetiche e che indebolisce ancor di più Bersani.

Anche il PdL infatti, di fronte ai rifiuti del M5S verso il PD, rifiuti che Berlusconi certo non rischia di correre, può irridere ai tentativi di Bersani.

D’altro canto il PdL è in una botte di ferro, perché continua a bisbigliarsi incline ad un governo, tecnico o di unità nazionale, da sostenere assieme al PD, ben sapendo che il PD non è nelle condizioni di aderirvi se non perdendo ancora consenso, e che peraltro perde consenso anche rifiutando lo scomodo abbraccio e diventando il responsabile unico della ingovernabilità.

Insomma, il PD vincente può solo scegliere il male minore,  mentre Il PdL, con la sua rimonta elettorale clamorosa, ma giusta su misura per evitare una rischiosa, ristretta maggioranza, dovunque vada non ha niente da perdere.

Basta che resti sulla riva del fiume a guardare. 

Va detto infine che la riscossa del PdL ed il suo successo sono comunque indissolubilmente legati alla figura del leader Berlusconi, né si può credere a chi vaneggia di rese dei conti interne o di lotte per la successione.

Il soggetto B. è un asso irrinunciabile, oggi ancora in piena forma smagliante.

E allora il piano B. potrebbe sfruttare questo stato di grazia, prima che si appanni col passare degli anni, andando a breve di nuovo alle urne, legittimati anche a respingere eventuali tardivi ripensamenti del PD, viste le chiusure da questi subito manifestate a fronte della immediata, generosa offerta per un governo di responsabilità.

Tornando a votare nel giro di qualche mese, il PD crollerà, M5S guadagnerà e Berlusconi avrà la maggioranza.

In fondo, ormai da alcuni decenni,  è lui il vero tsunami.


elezioni 2013 - II
alla faccia del popolo sovrano
seriamente preoccupato
agibilità per tutti