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martedì 22 dicembre 2015

Uscito per errore (prima bozza)

Sono sempre stato convinto che ogni epoca storica non sia troppo dissimile dalle precedenti, e che i problemi da affrontare siano ciclicamente gli stessi.
Già nell'antica Grecia c'era chi si lamentava per la decadenza dei costumi e il diffondersi della corruzione.
Nulla di nuovo sotto il sole, insomma.
Ma stavolta, a torto (magari perché vado verso i sessanta), o a ragione, mi devo ricredere.
Incremento demografico e distruzione dell'ecosistema, eugenetica ed uteri in affitto anche per sposi dello stesso sesso maschile, tanto per non andare oltre, sono sfide ardue da affrontare.
Stavolta credo che ci troviamo davvero di fronte ad una faglia epocale, ad un salto vertiginoso nella apparente continuità della nostra evoluzione.
Il nostro cervello non riesce a star dietro ai mutamenti tecno-scientifici degli ultimi cento anni.
I progressi realizzati nel 900 segnano una insanabile frattura con l'uniforme incremento dei millenni precedenti.
Nell'arco di un solo secolo, dopo 12.000 anni di civiltà, abbiamo sviluppato efficaci sistemi anticoncezionali, abbiamo debellato malattie che credevamo invincibili, abbiamo realizzato sistemi di comunicazione ed elaborazione dati di inimmaginabile potenza, abbiamo fatto due guerre mondiali, riempito depositi di atomiche, abbiamo dichiarato illegale la schiavitù e proclamato l'eguaglianza anche politica di uomini e donne.
Letteralmente e figurativamente, in 70 anni siamo passati dalla Terra alla Luna,
Non so come si sia creata questa discontinuità, ma quel che so è che le realizzazioni delle tecno-scienze sono state e sono tuttora così imponenti e rapide che per un essere con un solo cervello, per di più ancora dominato dalla sua istintuale porzione primitiva (l'amigdala?) ne è impossibile un contestuale adattamento.
Se ci abbiamo messo milioni di anni per diventare uomini primitivi con stazione eretta, non possiamo sopportare nell'arco di un secolo il passaggio dalla terra alle stelle.
E allora ecco che la faglia tecno-scientifica diventa frattura mentale, sociopatia, incertezza e contraddizioni etiche, eugenetica e veganesimo a braccetto.


27esimaora.corriere.it - Veronesi: il mio sì all'utero in affitto

martedì 8 dicembre 2015

Cielo limpido: brutte notizie

Leggo che il 2015 sarà il primo anno al termine del quale si registrerà una riduzione delle emissioni di anidride carbonica "nonostante la crescita economica".

Personalmente credo che questo dato, di per sé rassicurante, per i fautori della crescita illimitata sia indice, invece, di grave crisi, di un insufficiente incremento produttivo e di un rallentamento della gioiosa spirale consumo-produco-guadagno-consumo(*).

Vedremo come ce la faranno pagare nel 2016 (anche noi però è ora che rinunciamo a qualcosa).


il lavoro rende schiavi

mercoledì 18 novembre 2015

Il Buon Selvaggio

Se il massacro ai danni di Charlie Hebdo poteva essere interpretato come una rappresaglia terroristica verso un nemico virtuale ma ben identificato, il sangue al concerto e allo stadio sono la bomba tirata sull'ospedale.

Sono i barconi dei disperati presi a cannonate anziché tirati a riva.

Niente da comprendere.
Nulla da spiegare con analisi erudite di rapporti causa-effetto.

Li abbiamo armati noi?

Beh, anzitutto nessuno dà fuoco alla casa del proprio spacciatore e poi, se ben ricordo, Beretta, Glock ecc non sfornano cinture esplosive.

Ma anche così fosse, la dobbiamo smettere con questo autolesionistico senso di colpa che affonda le radici ormai fetide in un eurocentrismo deforme.
Come pretendessimo di essere sempre noi i protagonisti assoluti, prima con l'aggressione colonialista ed ora con la sindrome da capro espiatorio.

Squallida esibizione di un paternalismo senza fine verso mediorientali, africani ecc, come se gli extraeuropei non fossero all'altezza di distinguere il bene dal male.

Come si trattasse di poveri selvaggi incivili ed "irresponsabili", nel qual caso non si capisce che senso avrebbero i nostri continui appelli e firme contro lapidazioni ed impiccagioni di massa  a mezzo gru.

Come se avessimo colonizzato e schiavizzato certe popolazioni con il potere delle armi ma anche con il potere divino di estirparne il discernimento per i secoli a venire.


odissea all'alba
73 anime perse
uno schifo contro due donne
licenza di satira la bestemmia la legge e gli innocenti

martedì 29 settembre 2015

Spretato

Quando un sacerdote si "spreta" sarebbe bene, anche da parte del Vescovo, rendere pubblico il motivo ai fedeli (salvaguardando la decenza).

Perché i preti hanno tanta importanza per tante persone, a volte del tutto innocenti, deboli o in fasi delicate della loro vita.

Non è forse preferibile rendere noto che don XXXX se n'è andato dalla parrocchia, faccio per dire, perché s'è innamorato d'una catechista, anziché lasciar aleggiare il sospetto di una falsa vocazione o di un ipocrita apostolato, screditando a sangue tutto quello che ha detto e fatto nel corso del suo ministero?


bisognosi
liberi di non esserlo 

lunedì 21 settembre 2015

La Tav e l'Antimuffa

Il poeta Erri De Luca è sotto processo per istigazione a delinquere in merito al sabotaggio della erigenda linea TAV Torino-Lione (o Lione-Torino, non ricordo).

Sicuramente inquirenti e giudici hanno le loro ragioni.
Sicuramente De Luca ha il diritto di difendersi in tutti i modi legittimi e pertinenti (tra questi non rientra l'aver scritto testi di sublime poesia, perché anche Nerone suonava l'arpa).

Tengo a precisare di essere più a favore che contro la TAV (anche se di poco), e di ammirare le opere di Erri De Luca ma fino a un certo punto.

Però...possibile che non ci siano reati più allarmanti e pericolosi da perseguire?
Oppure li avete già condannati tutti e vi resta tempo per questo signore qua?

Personalmente condanno tutte le incursioni violente o distruttive delle bande no-Tav, ma possibile che il povero De Luca le abbia scatenate lui?!

A lasciarlo stare credo si farebbe miglior figura.

Riporto un fatto analogo seppur, come si dice, in sedicesimo.

La signora del piano terra con le finestre a livello marmitte che pretende che gli universitari inquilini paghino il trattamento anti muffa, essendosi la stessa formata solo (?) a causa della non sufficiente aerazione (a base di monossido di carbonio), ha sicuramente la legge dalla sua, ma il peso del buonsenso è tale che dovrebbe solo tacere e chiamare l'imbianchino.



Erri De Luca, procura di Torino chiede condanna a 8 mesi: “Le sue parole hanno effetto sul movimento No Tav” (Il Fatto Quotidiano)

magistrati in sciopero
infangare a piacimento

mercoledì 2 settembre 2015

Dalle borse alla Borsa (sindrome cinese)

La Cina è stato il nostro misterioso dubbio per un più di un secolo.
Il timore appena sussurrato di una "atomica cinese" tanto potente da squassare continenti interi.
La saggezza occulta di chi si insinua nelle quinte del nostro scenario facendosi tessile a Prato e commerciante ad Arezzo, senza mai un funerale (si dice).
Il drago che sonnecchia ma che all'improvviso può risvegliarsi (mi sembra Napoleone?).
L'impatto della forza e dei numeri, che se ogni loro adulto avesse un'auto l'atmosfera diverrebbe irrespirabile in un paio di giorni.

E invece no!

Ci hanno colpito con finezza, hanno appreso ed ora combattono con le nostre stesse sofisticate armi.
Niente cielo oscurato dal carbone, ma il colpo d'ala di un'aquila, lieve e devastante al contempo.

Borsa, finanza, svalutazioni, percentuali di cambio, quelle che erano divenute le nostre armi preferite, ci si rivoltano contro in salsa mandarino.

La duttile e geniale intelligenza dei camuffatori (ottimizzatori?) di griffe di abbigliamento-accessori-àifòne-vetridiMurano-Maserati-tutto, con pazienza ha infine prevalso.

economia: torna la sindrome cinese-borse in calo
la stessa pagina

lunedì 10 agosto 2015

La Sicurezza Dal Lavoro


Cioè, non capisco come si fa a dire che il lavoro è una cosa buona.

Se esistono discipline quali la medicina del lavoro e la sicurezza del lavoro.

Se uno oltre che rimanerci secco o invalido (vedi INAIL: Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro) può anche rimediarsi una delle tante malattie croniche dette "malattie professionali", la maggior parte delle quali fa paura anche solo nominarle.

Se le ferie vanno fruite nel tempo che l'imprenditore stabilisce (tenuto conto delle esigenze dell'impresa e degli interessi del prestatore di lavoro).

Tutto quanto sopra premesso:
              non capisco proprio



il lavoro rende schiavi

mercoledì 29 luglio 2015

Il Lavoro Rende Schiavi


Scusate l'insistenza, ma capisco quanto sia difficile evadere da alcuni schemi di pensiero precostituiti e molto ben radicati.

Siamo schiavi di un sistema economico disumano che avrà sì e no 200 anni, eppure ci comportiamo come se fosse sempre stato così.

E dunque ci raccontiamo che oggi il problema è la mancanza di lavoro, quel lavoro che dovrebbe alimentare la spirale consumo-produco-guadagno-consumo.

Ma non è affatto così.

Il problema casomai sta nella miseria, nella povertà, nella mancanza di cibo, di vestiti e alloggio dignitosi.

Siamo cresciuti con una idea fasulla, secondo cui la libertà consiste nello spendere denaro, scegliendo a chi pagare l'affitto o a chi dare soldi per comperarmi la cena o un cappotto.

Siamo ormai tutti così convinti di questa tossica menzogna che per ottenere tale misera pseudo-libertà reputiamo accettabile prostituirci.

Riteniamo non solo dignitoso, ma addirittura nobile dare a noleggio la nostra persona ad un altro soggetto anche 10/12 ore al giorno in cambio di denaro e questa schiavitù l'abbiamo persino chiamato diritto e, colmo dei colmi, la esigiamo

Il denaro ci rende solo capaci di spendere e di stimolare la produzione, nella speranza (!!!) di mantenere ancora appetibile la vendita di noi stessi al mercato degli schiavi, in una spirale feroce e senza uscita.

Sì, il lavoro rende liberi (se non ci si pensa troppo).


una egoistica solidarietà sarebbe già tanto
trattamento base (welfare reloaded)
la sicurezza dal lavoro
cielo limpido: brutte notizie
quello che vogliono

mercoledì 1 luglio 2015

#pensoquindidono (prima di criticare i Testimoni di Geova)

Si tratta di una iniziativa "social" in data odierna di sensibilizzazione alla donazione di organi e tessuti.
Aiutato da mio figlio maggiore e da mia moglie, c'ho messo la faccia anch'io.

Niente di che, un gesto da nulla, considerato che da anni giro con il tesserino Aido in tasca.
Essere un potenziale donatore non mi ha mai fatto un effetto particolare, la considero una scelta come tante, che è irrilevante per me ma che potrebbe rivelarsi vitale per altre persone.

Non credo che i miei "pezzi" alla fine potranno essere più utili di tanto, salvo che la scienza, nel frattempo, compia progressi prodigiosi...
E neppure disconosco il valore della mia parte materiale che, indissolubilmente legata a quella spirituale, costituisce Enrico Isopi.

Mi han fatto riflettere alcuni messaggi e osservazioni volti a mettermi in guardia da possibili abusi ad opera di personale sanitario (tipo prelievo a morte ancora non avvenuta eccetera).

Non so, non ho particolari motivi di fiducia nei medici e nelle autortà sanitarie, ma neppure motivi di sfiducia.

E' una cosa che fai se ci pensi un po' sopra e se ti senti, mica un obbligo!

Per me, anche una piccola rivalsa a fronte della delusione di non aver mai potuto donare il sangue.

A proposito di trasfusioni, per tutti quelli che temono una fraudolenta morte apparente: spero non siate tra coloro che poi insorgono contro i Testimoni di Geova perché contrari appunto alle trasfusioni di sangue.
autore grafico Claudio Isopi

liberi di non esserlo
la bestemmia la legge e gli innocenti

sabato 20 giugno 2015

Obsolescentia Lege

Dai giornali apprendo una notizia che mi lascia costernato
Nessuna legge prevede (*) che gli auovelox vengano di tanto in tanto controllati per vedere se funzionano bene.

Tralasciando le minacciate valanghe di ricorsi da parte di tutti i multati (ma quanti si saranno salvati grazie ad un autovelox con una "staratura" in difetto!), giungo ad una conclusione.

Nel paese dove, appena nasce un bimbo, la prima cosa da fare è correre a farsi rilasciare il codice fiscale, non esiste una norma, né scritta né consuetudinaria, in base alla quale non dico gli autovelox, ma qualunque congegno-manufatto-cosa-animale-vegetale-roccia che abbia una qualunque interferenza con la vita umana debba essere sottoposta periodicamente a un controllo.

Beh allora mi spiego perché costoni di roccia crollano su scolaresche in vacanza, e perché alcuni restano uccisi da fiumi che esondano: non c'è la legge che prevede i controlli!


Ma cari italiani, forse non andate una volta all'anno dal medico per le analisi del sangue, anche se non c'è una legge?

Concittadini miei, non controllate forse, oltre a quella sanguigna, la pressione degli pneumatici ogni 3/4 mesi, pur ignorando se vi sia o meno una legge che lo imponga?

Se ogni 30 mesi cambiamo spontaneamente smartphone un motivo ci sarà pure, legge o non legge!
Oppure no?

etilometro vs autovelox
die deutsche weisheit

istantanee da berlino

british policy

Tre Gradi Per Mettere Giudizio?

martedì 5 maggio 2015

Garanti Della Costituzione

Per chi, come me, non aveva opinioni precise, ma soltanto dubbi, in merito alla opportunità di un secondo mandato del Capo dello Stato, è stato sufficiente ascoltare il messaggio di fine anno 2014.

Il Presidente Napolitano, in tale ultimo discorso, ha detto schiettamente che, con l'elezione del suo successore, si sarebbe chiusa "la parentesi di un'eccezionalità costituzionale" (*).

D'altronde la disponibilità per un secondo mandato, a lui chiesta e da egli offerta ad aprile 2013 fu, se ben comprendo, provvidenziale per l'Italia, ma le sue prossime dimissioni avrebbero invece permesso un positivo ritorno "alla normalità costituzionale" (*).

Tanti dubbi (purtroppo) fugati in una manciata di secondi.

Brividi istituzionali ed amarezza senza limiti.

Gratitudine all'attuale Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, per quella sua lucida analisi sul suo secondo mandato.

lunedì 27 aprile 2015

Pensione Pubblica

Opinioni di un uomo qualunque.

Sfatato il mito che le pensioni siano il risultato dei propri contributi versati e "investiti", va ricordato che esse vengono invece finanziate, ogni anno, con i contributi versati dalla "popolazione attiva" e occupata.

Non ci aspetta quindi un futuro roseo, perché se si manda la gente in pensione sempre più tardi vuol dire che ci si aspetta una costante diminuzione nel numero di lavoratori occupati in grado di versare i contributi necessari per le pensioni in corso.

Inoltre, chi alla pensione ci arriverà, ne usufruirà per minor tempo, data l'età avanzata, e gli importi, calcolati col nuovo famoso sistema contributivo, saranno sempre più bassi,

Riguardo a tale calcolo, detto contributivo, non posso credere che sia stato ideato a fini di equità, anche perché, dal momento che i contributi sono proporzionali al reddito, pure la pensione continuerà ad esserlo.

Ritengo invece che eliminerà sì alcune ingiuste storture, ma all'interno di un generalizzato abbassamento e appiattimento degli importi delle future pensioni.


trattamento base (welfare reloaded)

diritto di niente

pensione pubblica 2

sabato 25 aprile 2015

25 aprile minuscolo



Con papà e mia sorella, un’insolita mattinata fuori città
Poche ore nei luoghi in cui da piccolo mio padre era sfollato diventano un salto all’indietro di 70 anni.

Le strade, le case, gli incroci sono all’incirca gli stessi, quelli dove scorrazzava un ragazzino sudato e spettinato, ignaro circa le dimensioni di una guerra di cui anch’egli era una comparsa, ma solo parzialmente defilata.

Dentro un minuscolo frammento di storia non ne vedi i confini, ma la quotidianità nuda la vivi tutta.
Magari non comprendi le contrapposte ideologie, ma le diverse divise le riconosci al volo dal colore, dal taglio o dall’odore.

Tra ciascuno foggia di uniforme il ragazzo è sempre soltanto un ragazzo, tanto per i tedeschi che per i polacchi e gli americani.
E se in un fazzoletto di storia non si decidono gli assetti del planisfero, dentro ci si giocano comunque la morte e la vita della gente, dei civili come dei combattenti.

I ricordi del ragazzino sono ancora vivaci.
Ecco la piazzetta dove un soldato di colore (che all’epoca, senza alcuna sfumatura di disprezzo, si diceva “negro”) ti regala una tavoletta di cioccolato; è la stessa piazzetta in cui la settimana prima un paio di tedeschi ti avevano medicato e fasciato la gamba dopo una rovinosa caduta dalla bici.

Le piccole ignare astuzie dei civili a seguito dell’ordine di eccidio, la morte e la vita segnate da un botola e dal tappetino che la nasconde.

La morte per adesso beffata dal soldato con il mitra, che la botola intravede ma che svelto si gira dall’altra parte, forse perché stanco o forse perché lì aveva bevuto una tazza di latte appena munto.

La Storia è fatta di milioni di storie, ognuna con il suo sapore.

la memoria e il corteo
la memoria e il furore 
S-Memoria (Una Persona Fortunata)

martedì 24 marzo 2015

Candidi E Puliti

Esco dal letargo perché sono proprio arrabbiato.

Tutti a berciare contro partiti e sindacati, ormai fa tendenza arricciare il naso disgustati solo a sentirli nominare, quei covi di corrotti e parassiti.

Ragazzi, diamoci una regolata: l'uomo è un essere sociale proprio in quanto nessuno è perfetto e dentro ognuno c'è una (a volte invincibile) tentazione a delinquere.

Anche dentro sindacati e partiti.

Ma essendo l'uomo un animale sociale, rifiutarne in blocco le aggregazioni vuol solo dire rinnegarne la natura e, con parecchio snobismo, propugnare uno stolido individualismo a vicolo cieco.

Coloro che sostengono questo suicidio sociale temo siano tutti poeti bucolici o arrivisti già arrivati.

C'è del marcio nei partiti come nei sindacati come nelle chiese come dentro le famiglie, e le persone normali ne hanno un po' disgusto e un po' compassione.

Solo gli spietati adepti di uno sterile individualismo si sentono e si mostrano sempre tutti candidi e puliti.


puri e spietati
liberi di non esserlo 

martedì 10 febbraio 2015

La bestemmia la legge e gli innocenti

Il nuovo direttore di Charlie Hebdo, Gérard Biard, è stato ospite a "Che fuori che tempo che fa" del 7/02/2015 (*)

Officianti i signori Fazio e Gramellini, il quale ultimo si esibisce persino nel porre una domanda che l'imbarazzato interlocutore definisce grosso modo come incomprensibile.
Gramellini dunque gliela ripropone, ma utilizza all'incirca le stesse parole, costringendo il francese ad una risposta di circostanza.

Andando al sodo, se ho ben capito, il valore della laicità è essenziale per la libertà di espressione, ed "essere Charlie" significa stare con la laicità senza alcun aggettivo che la limiti.

Si afferma pure, se non sbaglio, l'importanza della libertà di bestemmia, precisando che ogni giornalista e vignettista trova dentro di sé il proprio personale limite di espressione (tipica onnipotenza infantile), ma che comunque per Charlie Hebdo il limite è la legge.

Frasi fatte e concetti logori, se slegati da un minimo senso di responsabilità.
Anche un ragazzino che porta lo scooter sa che può ammazzare o ammazzarsi.
Ma ai vignettisti-giornalisti non gliene importa.

Personalmente sono un cattolico praticante che non irride né gli atei né i neo-pagani (e neppure i Testimoni di Geova e la loro avversione alle trasfusioni).
Ritengo che ogni fede deve essere rispettata, come deve essere rispettato l'amore materno o il ricordo dei cari defunti, ma se qualcuno bestemmia  il mio Dio con invettive ed epiteti offensivi, di sicuro non esigo vendetta.

Però fra la bestemmia come sfogo personale o abitudine sociale da una parte, e dall'altra parte la bestemmia innalzata addirittura al rango di diritto, c'è una differenza abissale.


Insomma, considerare la bestemmia un bene da tutelare mi sembra una gigantesca, pericolosa cavolata.

E mi sconcerta il dichiarato coraggio di questi eroi della libertà di espressione, attenti a non violare la legge per non incappare in spiacevoli cause presso i tribunali francesi, ma spavaldi di fronte alla possibilità di essere uccisi: loro, poliziotti, passanti e clienti kosher.


liberi di non esserlo
sesto comandamento
#pensoquindidono (prima di criticare i testimoni di Geova)
il buon selvaggio
licenza di satira