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mercoledì 29 luglio 2015

Il Lavoro Rende Schiavi


Scusate l'insistenza, ma capisco quanto sia difficile evadere da alcuni schemi di pensiero precostituiti e molto ben radicati.

Siamo schiavi di un sistema economico disumano che avrà sì e no 200 anni, eppure ci comportiamo come se fosse sempre stato così.

E dunque ci raccontiamo che oggi il problema è la mancanza di lavoro, quel lavoro che dovrebbe alimentare la spirale consumo-produco-guadagno-consumo.

Ma non è affatto così.

Il problema casomai sta nella miseria, nella povertà, nella mancanza di cibo, di vestiti e alloggio dignitosi.

Siamo cresciuti con una idea fasulla, secondo cui la libertà consiste nello spendere denaro, scegliendo a chi pagare l'affitto o a chi dare soldi per comperarmi la cena o un cappotto.

Siamo ormai tutti così convinti di questa tossica menzogna che per ottenere tale misera pseudo-libertà reputiamo accettabile prostituirci.

Riteniamo non solo dignitoso, ma addirittura nobile dare a noleggio la nostra persona ad un altro soggetto anche 10/12 ore al giorno in cambio di denaro e questa schiavitù l'abbiamo persino chiamato diritto e, colmo dei colmi, la esigiamo

Il denaro ci rende solo capaci di spendere e di stimolare la produzione, nella speranza (!!!) di mantenere ancora appetibile la vendita di noi stessi al mercato degli schiavi, in una spirale feroce e senza uscita.

Sì, il lavoro rende liberi (se non ci si pensa troppo).


una egoistica solidarietà sarebbe già tanto
trattamento base (welfare reloaded)
la sicurezza dal lavoro
cielo limpido: brutte notizie
quello che vogliono

mercoledì 1 luglio 2015

#pensoquindidono (prima di criticare i Testimoni di Geova)

Si tratta di una iniziativa "social" in data odierna di sensibilizzazione alla donazione di organi e tessuti.
Aiutato da mio figlio maggiore e da mia moglie, c'ho messo la faccia anch'io.

Niente di che, un gesto da nulla, considerato che da anni giro con il tesserino Aido in tasca.
Essere un potenziale donatore non mi ha mai fatto un effetto particolare, la considero una scelta come tante, che è irrilevante per me ma che potrebbe rivelarsi vitale per altre persone.

Non credo che i miei "pezzi" alla fine potranno essere più utili di tanto, salvo che la scienza, nel frattempo, compia progressi prodigiosi...
E neppure disconosco il valore della mia parte materiale che, indissolubilmente legata a quella spirituale, costituisce Enrico Isopi.

Mi han fatto riflettere alcuni messaggi e osservazioni volti a mettermi in guardia da possibili abusi ad opera di personale sanitario (tipo prelievo a morte ancora non avvenuta eccetera).

Non so, non ho particolari motivi di fiducia nei medici e nelle autortà sanitarie, ma neppure motivi di sfiducia.

E' una cosa che fai se ci pensi un po' sopra e se ti senti, mica un obbligo!

Per me, anche una piccola rivalsa a fronte della delusione di non aver mai potuto donare il sangue.

A proposito di trasfusioni, per tutti quelli che temono una fraudolenta morte apparente: spero non siate tra coloro che poi insorgono contro i Testimoni di Geova perché contrari appunto alle trasfusioni di sangue.
autore grafico Claudio Isopi

liberi di non esserlo
la bestemmia la legge e gli innocenti