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mercoledì 1 luglio 2015

#pensoquindidono (prima di criticare i Testimoni di Geova)

Si tratta di una iniziativa "social" in data odierna di sensibilizzazione alla donazione di organi e tessuti.
Aiutato da mio figlio maggiore e da mia moglie, c'ho messo la faccia anch'io.

Niente di che, un gesto da nulla, considerato che da anni giro con il tesserino Aido in tasca.
Essere un potenziale donatore non mi ha mai fatto un effetto particolare, la considero una scelta come tante, che è irrilevante per me ma che potrebbe rivelarsi vitale per altre persone.

Non credo che i miei "pezzi" alla fine potranno essere più utili di tanto, salvo che la scienza, nel frattempo, compia progressi prodigiosi...
E neppure disconosco il valore della mia parte materiale che, indissolubilmente legata a quella spirituale, costituisce Enrico Isopi.

Mi han fatto riflettere alcuni messaggi e osservazioni volti a mettermi in guardia da possibili abusi ad opera di personale sanitario (tipo prelievo a morte ancora non avvenuta eccetera).

Non so, non ho particolari motivi di fiducia nei medici e nelle autortà sanitarie, ma neppure motivi di sfiducia.

E' una cosa che fai se ci pensi un po' sopra e se ti senti, mica un obbligo!

Per me, anche una piccola rivalsa a fronte della delusione di non aver mai potuto donare il sangue.

A proposito di trasfusioni, per tutti quelli che temono una fraudolenta morte apparente: spero non siate tra coloro che poi insorgono contro i Testimoni di Geova perché contrari appunto alle trasfusioni di sangue.
autore grafico Claudio Isopi

liberi di non esserlo
la bestemmia la legge e gli innocenti

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